A 13 km dal Baschi sulla SS 448, incastrato in mezzo a rocce e fitta vegetazione, nella gola del Forello, viene segnalato come "Centro escursionistico della Pasquarella" andando verso Todi. Vi si celebrano tre feste l'anno: l'Epifania, la domenica in Albis, e l'ultima domenica di maggio. La sua costruzione risale all'XI sec. Il nome Pasquarella deriva da piccola Pasqua o prima Pasqua dell'anno, l'Epifania. Le leggende intorno alla sua origine sono diverse: la più diffusa è quella, secondo la quale, alcuni abitanti di Acqualoreto, trovata l'immagine della madonna, la portano nella chiesa parrocchiale. Dovettero fare ciò più volte perché la Madonna ritornava sempre sul greto del fosso. Fu nel 1873 che Don Giuseppe Bernardi riuscì a riaccendere la devozione per la Madonna della Pasquarella. E nel 1880 riedificò il sacro edificio. Nel suo libro sulla storia della M. Vergine della Pasquarella, Don Bernardi parla di un fenomeno miracoloso: il sudore della Madonna e del Bambino. Fenomeno ripetutosi più volte alla sua presenza tra il 1890 e il 1900 e sempre il giorno dell'Epifania, indipendentemente dal clima, dalla piovosità e dal pubblico presente.